Arti, natura, mercati e antiche civiltà a Ratchaburi

Tourism Authority of Thailand ha identificato Ratchaburi come una delle 55 destinazioni secondarie del Paese per storia antica e attrazioni naturali. Questa pittoresca città di provincia a 80 chilometri a ovest di Bangkok offre una vasta gamma di attrazioni naturali e culturali. Si affaccia sul vicino Myanmar ed è un luogo perfetto per tornare alla natura grazie alle splendide catene montuose, alle magnifiche grotte, alle sorgenti termali, alle cascate, e a quelli che molti considerano i più caratteristici mercati galleggianti del paese. Ratchaburi è l’ecosistema ideale per trascorrere un fine settimana dopo aver visitato Bangkok e per tutti coloro che cercano una fuga in campagna.
Il mercato galleggiante più grande e famoso della Thailandia, Talat Nam Damnoen Saduak, attira frotte di visitatori in una provincia poco battuta dai turisti: Ratchaburi. Una varietà di altre attrazioni può però essere aggiunta dopo la visita del mercato, poiché Ratchaburi è una destinazione in sé. Arti, comunità etniche, artigianato tradizionale, musei folcloristici, monumenti antichi e cultura contemporanea sono tutti concentrati in un territorio poco esteso. Ogni attrazione rivela la storia dei popoli e particolari sorprendenti del lungo passato di Ratchaburi.
La provincia ha due metà distinte. Verso ovest, sorge la catena montuosa Tenasserim, lungo il confine con il Myanmar. Le attività sono basate sulla natura e ruotano intorno a parchi nazionali, grotte, fauna selvatica e sorgenti termali. La fertilità delle pianure orientali deriva invece dal fiume Mae Khlong, crogiuolo di civiltà sin dalla preistoria.
KHU BUA: ANTICA CITTA DVARAVATI
Quando Bangkok era ancora sott’acqua – e il limo non aveva ancora creato la provincia del delta a valle di Samut Songkhram – Ratchaburi era un fiorente porto marittimo. L’attuale capitale provinciale di Ratchaburi è antecedente agli insediamenti vicini. Lungo la strada presso Mueang Boran Khu Bua, un fossato rettangolare traccia quella che era una delle principali città della civiltà Dvaravati tra il VI ed il IX secolo. Resti di 44 siti archeologici testimoniano la sua magnificenza. Questo crocevia tra Myanmar, pianure centrali e la penisola thailandese-malese ha visto i suoi porti costieri accogliere commercianti provenienti da India, Persia, Arabia e Cina.
COMUNITÀ TAI-YUAN DEL NORD DI KHU BUA
Quando il re Rama I consolidò il regno thailandese dopo le incursioni birmane nel 1804, fece insediare qui da Chiang Saen (devastata dalla guerra) il popolo Tai-Yuan. Alcuni si sono stabiliti a Khu Bua, dove mantengono tradizioni Tai-Yuan come la tessitura, l’erboristeria e i riti di propiziazione dei fantasmi (piti waai phi). In occasioni speciali, le donne indossano gonne di tessuto tin-jok lavorato a mano.
UN AVAMPOSTO KHMER
Il più grande punto di riferimento nella città di Ratchaburi, il prang del Wat Mahathat Voraviharn, illustra la successiva ondata culturale. Questo era un avamposto occidentale dell’impero Khmer nell’XI-XIII secolo. Il tempio conserva le sue merlature appuntite con bassorilievi del Buddha. All’interno, un chiostro mostra importanti immagini dell’Illuminato. Gli scavi dell’ultimo restauro rivelano fondamenta in laterite Khmer sotto la muratura di uno strato successivo: la civiltà thailandese di Ayutthaya.
LE MARIONETTE NANG YAI DEL WAT KHANON
L’arte del Teatro delle Ombre esplose nel periodo Ayutthaya, ma declinò poi al punto che il re Rama V scoprì che erano rimaste solo due compagnie attive, una delle quali a Potharam. Ogni sabato mattina alle 10.00, gli alunni della scuola del tempio si esibiscono per circa un’ora nel teatro appositamente costruito. Vestiti in maniera tradizionale, ballano in stile khon su entrambi i lati dello schermo retroilluminato mentre tengono in alto una serie di pupazzi. La sala espositiva Wat Khonon Nang Yai mostra vecchie marionette create con pelle di bufalo perforata e colorata.
I MAGNIFICI MURALES DI POTHARAM
I pupazzi utilizzati per il Teatro delle Ombre sono copiati dai murales dei templi. Alcuni dei murales più famosi del paese fiancheggiano il bot, o cappella principale, nel vicino Wat Khongkaram di Potharam. A parte i racconti del Buddha e le affascinanti scene quotidiane, sono raffigurati anche gli occidentali, presenza importante nel paese durante il regno del re Rama III. Nelle splendide case in teak del complesso, un museo espone i tesori della comunità Mon della zona.
MON, MUSEO DELLA COMUNITÀ
Gli abitanti del villaggio mon di Potharam fondarono il Wat Muang Folk Museum, uno dei centri di studio etnico più impressionanti della Thailandia. Manufatti ben esposti tracciano il susseguirsi dei regni e la cultura di questo popolo buddista primordiale. Nonostante siano perfettamente integrati con la società moderna i Mon tengono ancora molto alla loro lingua ed al loro abbigliamento.
DRAGHI THAILANDESI
Ratchaburi ha ospitato commercianti cinesi sin dal periodo Dvaravati. Durante la grande immigrazione cinese tra il quinto e l’ottavo regno della dinastia Chakri, alcuni stabilirono stazioni commerciali lungo il fiume come quelle di Ratchaburi Chinatown e Chet Samien Market. I coloni notarono la flessibilità dell’argilla del fiume Mae Khlong e applicarono il loro know-how ceramico. L’enorme richiesta di barattoli e contenitori ha trasformato il mestiere in un’industria che si è diffusa a livello nazionale. I thailandesi conoscono tutti il “Mangkorn Ratchaburi ong”, chiamato “vaso del drago” dal motivo del serpente d’acqua disegnato con le dita su argilla bianca.
LE GROTTE
La provincia è ricca di formazioni calcaree che hanno creato alcune delle grotte più insolite e spettacolari della Thailandia centrale. I siti più famosi di Ratchaburi includono Chomphon Tham, Tham Khao Ngu Ruesi e Tham Khao Bin. La visita di queste grotte non richiede esperienza di speleologia e alcune di esse sono state trasformate in templi. Preservare la bellezza interiore delle grotte per renderle luoghi magici di meditazione è abbastanza comune in Thailandia, molte grotte custodiscono reliquie e murales che non troverete altrove. La più bella della provincia è il Tham Khao Bin: lunga trecento metri, può vantare un’incredibile e colorata miscela di stalattiti e stalagmiti di quarzo. Un altro luogo affascinante da visitare è il Ruesi Tham Khao Ngu. Questa grotta ospita una delle più antiche reliquie buddiste e testimonianze archeologiche degli insegnamenti praticati a Ratchaburi durante il periodo Dvaravati.
ARTI DEL FIUME
I vecchi mercati in legno sui corsi d’acqua sono diventati una popolare attrazione per chi ricerca cibi locali in un ambiente nostalgico. Le terrazze in legno del mercato di Chet Samien ospitano un festival di spettacoli che si tiene sull’argine panoramico del mercato l’ultimo week-end di ogni mese. Vi partecipano artisti tradizionali e sperimentali che suonano gratuitamente per i residenti di Ratchaburi. Nei palchi coperti e all’aperto di Chet Samien si tengono lezioni per tutti i tipi di espressione artistica: All About Arts è un concetto globale-locale. Artisti provenienti da tutta la Thailandia e dal mondo rafforzano la vocazione culturale ed artistica di Ratchaburi. Ai giovani si insegna a non trattare le proprie tradizioni come antiquate, ma come una risorsa creativa mentre ogni programma inizia sotto l’albero di banyan illuminato dai riflettori del mercato; gli anziani della comunità in costume ballano e cantano intrattenendo un pubblico di diverse generazioni. La loro esuberanza dimostra che il passato di Ratchaburi è anche il suo futuro.
Informazioni sui contatti:
Ente per il turismo della Thailandia, ufficio di Phetchaburi
Tel: +66 (0) 3247 1005-6
Fax: +66 (0) 3247 1502
E-mail: tatphet@tat.or.th