In Umbria per il Sagrantino

Impossibile nominare il Sagrantino e non pensare subito al suo territorio di origine, Montefalco.
Vitigno antico, le cui tracce risalgono addirittura al I secolo D.C., è sempre rimasto ben ancorato all’area che lo ha visto nascere e che rappresenta il suo naturale habitat.
Anche se attualmente nel Sagrantino prevale la versione “Secco”, il vino è nato come “Dolce”. Un tempo infatti, il Sagrantino veniva prodotto esclusivamente nella tipologia “Passito”, quindi ottenuto dall’appassimento delle uve su graticci di legno.
Questa tecnica di produzione era assai congeniale alle uve di Sagrantino, capaci di appassire per mesi senza marcire e con gli acini che conservano a lungo intatta la componente zuccherina.
Nel 1992 il Sagrantino di Montefalco è diventato il dodicesimo vino italiano ad ottenere la DOCG ed è oggi riconosciuto come una delle bandiere del vino italiano nel mondo.
È vitigno coltivato quasi esclusivamente nel territorio di Montefalco, in provincia di Perugia. Il Sagrantino dà origine ad un vino rosso rubino scuro caratterizzato da profumi fruttati e speziati, di grande struttura, ricco e dall’inimitabile trama tannica. Nella versione passita regala vini di straordinaria intensità e complessità, in cui la dolcezza bilancia perfettamente quelle che sono le sue naturali parti più dure. Un vino che si presta molto bene ad un lungo invecchiamento.