Il canyon delle Dolomiti Bellunesi
I Serrai di Sottoguda sono un canyon erto e scuro ai piedi della Marmolada.
Gola affascinante lunga due chilometri e larga dai cinque ai venti metri, soffocata e protetta da pareti aspre, alte decine di metri, un vero paradiso per gli ice-climbers.
Una stretta stradina attraversa i Serrai e collega il paesino di Sottoguda – circondato da fienili e tabià e noto per le botteghe del ferro battuto – a Malga Ciapela, stazione di partenza della funivia che sale su su in cima alla montagna più alta delle Dolomiti.
A percorrere la gola da est a ovest si incrociano le cascate della Clessidra, del Sole, Spada nella Roccia, Diagonale, la Cattedrale, Excalibur. E’ stato il torrente Pettorina a scavare pietra dopo pietra la gola dei Serrai. Gli abitanti della zona un tempo percorrevano il sentiero dei Serrai per raggiungere i pascoli di Malga Ciapela e per portare poi il fieno in paese: d’inverno le passeggiate terminavano, perché il Pettorina si ingrossava e portava via tutto quello che trovava sul suo corso, ponti di legno compresi.
Oggi i Serrai sono diventati un luogo soprattutto invernale: per le arrampicate sul ghiaccio, per le passeggiate con le ciaspe, per una sciata o una slittata. Ogni giovedì sera è possibile partecipare alla fiaccolata organizzata dal Consorzio operatori turistici della Marmolada.
Per chi preferisce fare il percorso di giorno, da Malga Ciapela è consigliato salire in cima alla Marmolada, in funivia. Il panorama, dai 3264 metri di Punta Rocca, è assolutamente mozzafiato: dalla terrazza panoramica si gode di una visuale a 360 gradi, che cambia di giorno in giorno, a volte di ora in ora.
Al ritorno, ci si può fermare alla stazione di Serauta per visitare il museo dedicato alla Prima Guerra Mondiale. All’interno è raccontata anche la storia della Città di ghiaccio, un campo caserma scavato dai tedeschi all’interno del ghiacciaio della Marmolada.
Max D’Amato